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Raymond Cooke e la storia della KEF inizia nel lontano 1961 con al timone un visionario, un innovatore, un uomo che ha fatto della tecnica e dell’ingegneria le colonne portanti dell'azienda. Un ufficiale dell’ordine dell’impero Britannico: Raymond Cooke OBE, fondatore di KEF.

Raymond Cooke e la STORIA della KEF

Raymond Cooke kef electronics

 

L'inizio di Raymond Cooke e la KEF...

L’inizio degli anni 60 fu un vero e proprio turbinio di eventi. Eventi che influirono sull’assetto socio culturale dell’intero pianeta Terra. Nel pieno della guerra fredda fra Stati Uniti e Unione Sovietica, J. F. Kennedy apre le porte della casa bianca e si accomoda nello studio ovale con la carica di presidente degli Stati Uniti. E’ anche il periodo dell’invasione della baia dei porci, un maldestro e fallito tentativo di sovvertire il governo di Fidel Castro da parte di esuli cubani addestrati dalla CIA. E’ anche l’anno del muro di Berlino, il primo viaggio spaziale da parte di un sovietico e, ovviamente come risposta, alcuni anni dopo, Il primo uomo sulla luna da parte degli USA. Ma l’inizio degli anni sessanta fu testimone anche della nascita di una piccola azienda nel Regno Unito, a Maidstone, vicino la riva del fiume Medway, prendeva forma la KEF Elettronics di Raymond Cooke

Un periodo storico degno di nota quello vissuto da Raymond, denso di cambiamenti e di continue novità. Ingegnere con un trascorso nel reparto R&D di BBC e una lunga carriera in Wharfedale, ha sempre messo al primo posto la tecnica e l’innovazione tecnologica; le sue riflessioni lo spinsero a prendere visione in maniera oggettiva del mondo dell’alta fedeltà, e di ciò che lo anima e lo caratterizza.

"Di tutta l'arte, la musica è il concetto più indefinibile e al contempo più espressivo, il più inconsistente e il più immediato, il più transitorio e il più imperituro. Trasformato in una danza di elettroni lungo un filo, il suo fantasma sopravvive alla sua legittima abitudine, alle tue orecchie e alla tua mente, mirando a farlo nel modo più naturale possibile ... senza drammi, senza esagerazioni, senza artificio "

Una ferrea convinzione che contraddistinse tutta la carriera di Cooke nell’hi-fi  fin dalla prima esperienza con l’azienda inglese Wharfedale di Gilbert Briggs.

 

Raymond Cooke e la Wharfedale

La Wharfedale negli anni 60 e 70 era un’azienda molto piccola a carattere familiare, nonostante ciò era molto solida e godeva di buona reputazione. Pur essendo uno dei capisaldi della scena hi-fi di quel tempo, nel periodo in cui Cooke si unì al team tecnico, il fatturato era inferiore a mezzo milione di sterline l'anno. Briggs tendeva ad accentrare l’intera gestione aziendale dirigendo nel complesso tutte le operazioni interne. Da capo della produzione a redattore pubblicitario, svolgeva trasversalmente i compiti in maniera esemplare indirizzando correttamente le linee guida aziendali. Raymond Cooke entrò nelle fila dell’azienda britannica, svolgendo il compito di designer tecnico, e progettando differenti sistemi e altoparlanti. Ebbe la fortuna di imbattersi in un sistema aziendale che gli permise di maturare su differenti fronti; dalla progettazione all’area commerciale, per finire addirittura nell’area marketing. Nell’ultimo periodo di vita dell’azienda inglese, prima che venisse acquisita da Rank Organisation, Cooke ricoprì il ruolo di responsabile tecnico, responsabile commerciale e marketing e per finire, responsabile di produzione.

“Mi sono unito alla famiglia Wharfedale per assumere il ruolo di progettista audio e togliere l’onere a Gilbert Briggs. Successivamente sono stato in grado di prendere in consegna altre mansioni, ma quando Briggs raggiunse i 65 anni si stava stancando di tutto, alla fine ero io che andavo a trovare i distributori, gestivo la pubblicità e organizzavo la produzione. Ho avuto un apprendistato notevole e non voluto.”

Wharfedale e nello specifico Briggs furono il contesto e l’uomo che formarono maggiormente la personalità di Raymond Cooke, almeno in senso commerciale e di gestione aziendale. Briggs non era un ingegnere e non era uno scienziato, ma un uomo d’affari che lascio una traccia indelebile nella personalità di Cooke.

 “Aveva idee molto chiare sul business ma ciò non vuol dire che sia stato il più grande uomo d'affari del mondo, le cose che mi ha opinato durante il periodo in cui abbiamo lavorato insieme mi vengono in mente e sono ancora vere. Ad esempio, non era un uomo di marketing. Ma una volta mi disse: "Il pubblico confuso non compra nulla". E naturalmente aveva assolutamente ragione. Ma quello che è stato ancora più straordinario è stato il modo in cui molte delle grandi aziende del nostro settore non hanno tenuto conto di questa semplice regola.”

Cooke fu uno dei primi a sostenere che con l’applicazione di materiali differenti dalla carta dal foam e dalla normale e comunissima ferrite si potesse sviluppare un altoparlante più piccolo dei canonici 15” che era in voga in quel periodo. Con la giusta tecnica e teoria si poteva apportare una vera e proprio rivoluzione al mondo dell’audio e degli altoparlanti in particolare. Non si trattò di una rivoluzione ma di innovazione; innovazione che ebbe inizio nel settembre del 1961.

“Come sono arrivato a lasciare Wharfedale? L'alta fedeltà non sarebbe arrivata da nessuna parte se non fosse stata applicata molta più scienza. Gilbert Briggs era un po' sospettoso nei confronti della scienza. O, diciamo, degli scienziati. Una volta ha scritto della follia di impiegare persone tecniche a capo delle cose perché tendono a cercare soluzioni tecniche brillanti piuttosto che soluzioni pratiche e commerciali. È stato comunque fantastico lavorare con lui perché, sebbene non avesse sempre ragione, ne aveva più di altri.”

Nel settembre del 1961, Raymond Cooke fondò legalmente la KEF Electronics, azienda di elettronica e elettroacustica. Ufficiosamente diede la notizia della nuova azienda a Parigi, al Festival du Son, dove Percy Wilson [Technical Editor of The Gramophone] disse: "Ti aiuteremo, felice di vedere un nuovo volto nel mondo dell’audio". La realtà dei fatti fu leggermente differente. Un mese dopo aver costituito l’azienda, ufficializzò il tutto tramite una conferenza stampa e si rese conto del totale disinteresse nel nuovo marchio da parte dei distributori locali. Cooke non era un tipo da mollare alla prima difficoltà, ed alla risposta di un distributore britannico sul non acquisire un nuovo marcio di diffusori acustici, salto in sella alla sua bici e volò letteralmente in Europa.

 

Cooke e la KEF: Passione e Innovazione

Raymond Cooke e la STORIA della KEF - la fabbrica a Maidstone UK

kef: La fabbrica a Maidstone, UK.

Le parole d’ordine, passione e innovazione, per Raymond furono il motore e la linfa che portarono la Kef da piccola azienda del Maidstone, a vero e proprio colosso mondiale dell’audio. Passione e innovazione sono tutt’oggi i punti di forza di KEF che ne contraddistinguono i prodotti.

Nel settembre del 1961 Raymond Cooke, allora trentaseienne, con la complicità di John Balls e Bob Pearch, soci commerciali, fondò una società di altoparlanti sulle rive del fiume Medway a Maidstone. Acquisirono un sito, un prefabbricato di forma semicilindrica, all'interno di Kent Engineering & Foundry, dove Cooke e soci affissero un cartello che riportava le iniziali del luogo, utilizzandole come nome per la neonata azienda: KEF Electronics.

Raymond Cooke e la STORIA della KEF - la prima fabbrica a Maidstone UK

Raymond Cooke e la kef nei primi anni di vita.

Il primo diffusore a vedere la luce dal prefabbricato semi cilindrico fu la K1 Slimline che fu definita dalla critica di settore un diffusore abbastanza ordinario. Il design non era sicuramente innovativo, con la sua forma da parallelepipedo e la sua contenuta profondità rispecchiava i canoni di produzione di diffusori acustici di quegli anni; ma l woofer adoperato, di sezione rettangolare, misurava 18*14” avendo dunque un’area più grande di qualsiasi altro trasduttore esistente in quel momento.

Nel secondo modello, invece, apportò delle modifiche sostanziali che principalmente riguardavano la collocazione del diffusore stesso. Fino a quel momento la stragrande maggioranza dei diffusori fin lì prodotti erano diffusori da pavimento, necessitavano di un discreto spazio per essere correttamente collocati. Con le Celeste di KEF si introdusse il concetto di diffusore da scaffale per uso home. In breve tempo, il piccolo diffusore di produzione britannica, fu riconosciuto come il miglior diffusore di medie dimensioni in Europa.

Raymond Cooke e la STORIA della KEF - kef k1slimline k2celeste

kef k1 Slimline - k2 Celeste

Oltre all’innovazione concettuale apportata da KEF, vi fu anche l’impiego di un nuovo altoparlante per la riproduzione delle basse frequenze, il B139 di forma ovale.

Ma il vero successo di KEF doveva ancora arrivare con la serie di monitor da studio: la LS.

Negli anni 60 la collaborazione con il reparto R&D di BBC, aiutò a stabilire gli standard qualitativi che gli altoparlanti dovevano possedere al fine di ottenere un corretto e intellegibile monitoraggio delle registrazioni e trasmissioni radiofoniche e televisive. La serie di monitor che venne prodotta divenne punto di riferimento a livello mondiale nel campo della radiotelevisione. Le LS5/1A, LS5/2A e LS3 vennero prodotte su licenza BBC e per coinvolgere anche il mercato dell’utente privato, KEF produsse una versione commerciale più economica. Cooke era profondamente convinto che l’applicazione di nuovi materiali per lo sviluppo di altoparlanti sarebbe stata la vera innovazione da attuare. Cooke e Jones Malcom, uno dei primi dipendenti di KEF, sperimentarono un polistirene ad alto impatto chiamato Bextrene. L’idea di provare il Bextrene come possibile materiale per la realizzazione di altoparlanti, venne fuori grazie alla collaborazione con la BBC. I test condotti dal reparto R&D di BBC portarono alla luce interessanti risultati meccanici e di tenuta nel tempo e alle variazioni di temperatura. Per di più la possibilità di far riprodurre delle frequenze medio-alte utilizzando il nuovo materiale plastico, consentì una maggiore flessibilità nella progettazione dei tweeter.

Raymond Cooke e la STORIA della KEF - monitor bbc ls35a legend

Monitor BBC ls3/5a.

Nel 1966 la KEF introduce il primo modello di altoparlante con cono in Bexstrene, il B110. Fa capolino nella scena mondiale anche un piccolo tweeter che offre una gamma di frequenze riprodotte che va oltre i 20kHz; il T27. Con la nascita dei nuovi altoparlanti Cooke riesce ad innovare il parco diffusori fin lì offerto: nasce il nuovo modello Cresta. Quattro anni dopo, la BBC incorpora il B110 e il T27 nel suo monitor LS3/5a. Tutt’oggi la LS3/5a è riconosciuta come una dei migliori monitor mai realizzati.

“La LS3/5a mantiene ancora i suoi elevati standard riconosciuti a livello mondiale per la bassa colorazione, la risposta in frequenza regolare e l'accuratezza tonale ... La leggendaria reputazione di questo monitor BBC è ben fondata.”

HiFiCritic, 2007.

Raymond Cooke e la STORIA della KEF - Raymond Cooke con il team di ingegneri

Raymond Cooke e Laurie Fincham con il team di ingegneri.

Le innovazioni tecniche e la continua ricerca effettuate dal team di ingegneri a disposizione di Cooke, portarono ad una rapida crescita. In quel periodo a capo del reparto tecnico di KEF c’era un certo Lauire Fincham, ingegnere e scienziato di indubbio talento che aiutò non poco il lavoro pionieristico intrapreso da Raymond.

Alla fine dell'estate del 1971, Raymond e Laurie, prendono in prestito un analizzatore di Fourier da Hewlett-Packard e, come più tardi riferisce Cooke, "In un paio di giorni abbiamo prodotto le prime caratteristiche salienti di un diffusore in funzione della frequenza."

Nel 1970 e nel 1975 Cooke vince i Queen's Awards for Export e poiché il lavoro di ricerca si era rivelato fruttuoso, decide che KEF avrebbe acquistato il proprio analizzatore di Fourier ed uno dei primi calcolatori elettronici denominati computer. L’investimento che dovette affrontare KEF non fu del tutto banale, erano gli anni 70 e spese quasi 60.000 £ per adibire il proprio laboratorio con il massimo della tecnologia a disposizione. 

Con le novità tecnologiche ed i nuovi strumenti di misura in possesso, Cooke e il suo team tecnico realizzarono un nuovo diffusore, il modello 104. Quest’ultimo era equipaggiato con i nuovi altoparlanti dei monitor BBC ma venne meno il nome “monitor” dato alla serie LS. Tale scelta aveva un carattere del tutto commerciale al fine di non confondere il cliente nella scelta del diffusore.

Il modello 104 venne migliorato nel giro di un paio di anni grazie all’approccio Total System Design. La possibilità di studiare i possibili comportamenti degli altoparlanti sotto differenti tipologie di filtro, permise al reparto R&D di KEF di poter studiare le differenti soluzioni prima ancora che venissero realizzate. Incoraggiati dai risultati fin lì ottenuti, Fincham e colleghi realizzarono un nuovo modello di diffusore il Reference Series Model 105. La serie Reference è caratterizzata da una struttura diversa per ogni altoparlante utilizzato. Un tre vie formato da tre differenti cabinets, uno per ogni via. La caratteristica saliente di questo nuovo modello era la riproduzione scenica del messaggio musicale, che letteralmente, fluttuava nell'aria.

“Ricordo che qualche settimana prima del Festival di Edimburgo in Gran Bretagna, Fincham aveva avuto una folle idea. Nei suoi occhi si notò la scintilla della follia che voleva a tutti i costi venir fuori. Amavo le folli idee di Laurie, perché quasi sempre portavano a qualcosa di geniale e unico…ma questo era veramente troppo. Non amavo espormi senza avere la sicurezza di riuscire nell’impresa. Ma quella volta permisi che il genio ribelle, intravisto nello sguardo di Laurie, venisse fuori al cospetto della platea del Festival.”

L’opera era il Te Deum di Hector Berlioz. Opera monumentale che richiedeva insieme all’orchestra l’ausilio di un organo. Quella sera, l’organo della location che ospitava l’evento non era disponibile e qui misero a frutto la folle idea di Fincham: collocare trentasei diffusori KEF 105.2 all’interno del festival e far riprodurre dai diffusori, l’organo suonato ad un miglio di distanza. Inutile dirlo, fu un vero e proprio successo accompagnato da standing ovation.

La ricerca e l’innovazione portarono il team di Raymond a sviluppare un’altra idea che avrebbe nuovamente cambiato le regole di riproduzione e commerciali. Questa volta, ci si basò sullo studio dell’allineamento temporale ed dell’offset che presentavano gli altoparlanti nel momento in cui venivano montati sul baffle frontale. La nuova e geniale soluzione fu quella di realizzare un altoparlante che contenesse al suo interno un’unità per le alte frequenze. Con la scoperta del Neodimio si riuscì a collocare un tweeter concentrico ad un mid-woofer. La tecnica sviluppata venne denominata Uni-Q poiché gli ingegneri audio unificarono la direttività dei due altoparlanti, descrivendola tramite il fattore Q. Tutto questo accadde nel 1988, l’anno dopo KEF introdusse nel mercato un nuovo diffusore, il 105/3.

Raymond Cooke e la STORIA della KEF - Uni Q tecnology

kef: tecnologia uni Q

Erano gli ultimi anni di vita di Cooke, che con instancabile piglio continuava nella missione iniziata trent’anni prima ma avente sempre lo stesso obiettivo. Presidente a vita di KEF, Raymond muore all’età di 70 anni nel 1995. La stampa locale recita in uno dei tanti necrologi: "Uno dei più noti, il più lungimirante e ampiamente ammirato degli ingegneri audio britannici. Raymond Cooke OBE".

Ma forse, bisognerebbe fermarsi a riflettere, pensando e meditando sulla tua persona e sul tuo operato. Raymond, quando cominciasti a metter su la tua folle idea ottenesti come risposta da uno dei distributori di casa: “abbiamo bisogno di un nuovo brand di diffusori come di un buco in testa”. Ad una tale risposta, chiunque avrebbe esitato nel proseguire una tale “avventura”, ma tu no! Continuasti a testa china e sulla ferma convinzione che senza innovazione e tecnologia non si sarebbe fatta la storia, la storia dell’audio. Raymond, forse l’influenza di Briggs ti avrà formato commercialmente, ma come hai giustamente affermato anche tu, non aveva sempre ragione ma aveva ragione più di altri. Forse mettere a capo di un’azienda un uomo di scienza è una vera follia, ma questa volta hai avuto ragione tu! Hai trovato soluzioni brillanti, menti brillanti e prodotti innovativi che sono stati dannatamente pratici ed efficaci, e tutto questo con l’impiego della scienza. Era un periodo difficile per il mondo dell’audio, quasi come quello che stiamo vivendo adesso, ma alla fine ciò che conta è nell’essenza di ciò che hai fatto.

Raymond Cooke e la STORIA della KEF

Raymond Cooke OBE: 50 anni di innovazione

Sei stato un pioniere ed un innovatore, ma non è questo che conta, ciò che ha fatto la differenza è stata la forza e la determinazione che hai avuto nell’andare contro tutto e contro tutti, contro un intero periodo storico che segnava un lento ma inesorabile abissarsi del mondo audio. Raymond Cooke OBE un uomo di scienza a capo di una multinazionale, erano altri tempi ma forse non troppo diversi da quelli che stiamo vivendo adesso…la differenza la fanno gli uomini che segnano la storia, e tu sei stato uno di questi.

 

Web Site: KEF History

Fonte Immagini: 50 years of innovation PDF

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